Talebani – l’oppio fu proibito in Afghanistan ma aumentò l’esportazione

Brevissimo riassunto della conquista talebana

L’oppio esiste in Afghanistan da millenni; usato, seguendo antiche regole, per “curare” tutte le malattie e nessuno lo considerava un pericolo per la salute.

Oggi, da vecchio rimedio casalingo contro fame  e freddo è una piaga  che dilaga e crea dipendenze pericolose in tutto il mondo.

Il mercato dell’oppio, nonostante si siano spesi miliardi per estirparne le coltivazioni, è quanto mai efficiente; anche le case farmaceutiche se ne servono per i loro legalissimi preparati .

Ora il ricchissimo mercato dell’oppio è tornato  in mani talebane.

I talebani  furono già al potere subito dopo la guerra contro l’Unione Sovietica, prima del ventennio liberale dopo la missione USA per catturare i mandanti della strage delle Torri Gemelle  (il cervello era Bin Laden, non talebano né afghano, ma arabo come i piloti degli aerei che si schiantarono contro le torri):

l’oppio fu proibito(ufficialmente), ma continuò il mercato che fece ricchissimi e potenti i talebani.

I talebani e le donne:

a proposito del burqa: “Le donne non devono richiamare l’attenzione di gente indegna che non la guarda con l’occhio giusto”; questo predicarono i Talebani che vennero dal Pakistan in Afghanistan; furono voluti e finanziati  dagli americani, in origine per sconfiggere l’avanzata dell’Unione Sovietica, nemico storico dell’epoca.

Poi come sono andate le cose lo sappiamo tutti.

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