Mostra a Novara – Venezia e il suo mito

Nono-L.-Refugium-peccatorum-olio-su-tela-Venezia
Guglielmo-Ciardi-Veduta-della-laguna-veneziana – cliccare per ingrandire

 

“Il mito di Venezia. Da Hayez alla Biennale”

Hayez e i pittori veneziani

Visitabile fino al 13 marzo 2022

Curatore Fernando Mazzocca; il più autorevole studioso di Hayez e della pittura del romanticismo .

Castello Visconteo Sforzesco di Novara

In occasione dei 1600 anni della Serenissima – Novara celebra il mito di Venezia.

 

Una settantina di quadri, partendo dall’opera di Hayez e proseguendo con i più grandi maestri che hanno operato nella città lagunare nel corso dei primi decenni dell’Ottocento. Non mancano gli autori, anche non veneziani, che  hanno contribuito alla trasformazione della “veduta” in  “paesaggio” come: Giuseppe Canella, Ippolito Caffi, Federico Moja e Domenico Bresolin, sino  ai primi anni del Novecento.

Questa mostra permette di osservare i rinnovamenti e i cambiamenti di gusto indotti dai numerosi pittori stranieri che partecipavano alle  Biennali Internazionali d’Arte della città lagunare.

Sono ben cinque gli importanti lavori di Francesco Hayez (1791-1882) presenti in mostra, tra gli altri: la splendida Venere che scherza con due colombe (1830), il Ritratto di Gentildonna (1835) e l’imponente Prete Orlando da Parma inviato di Arrigo IV di Germania e difeso da Gregorio VII contro il giusto sdegno del sinodo romano (1857)

Questa mostra è anche l’occasione per vedere da vicino l’opera di Domenico Bresolin (1813-1899),  tra i primissimi ad interessarsi anche di fotografia e  tra i soci dell’Accademia come “pittore paesista e fotografo”. Dal 1864 fu titolare della cattedra di Paesaggio, Bresolin fu  anche il primo a portare i giovani allievi a dipingere all’aperto, in laguna e nell’entroterra. Tra gli allievi, presenti e protagonisti in questa mostra, ricordiamo:  Gugliemo Ciardi (1842-1917), Giacomo Favretto (1849-1887), Luigi Nono (1850-1918), Alessandro Milesi (1856-1945) e Ettore Tito (1859-1941).

Non mancano gli esempi di “pittura del vero”: come Il bagno (1884) di Giacomo Favretto; Alle Zattere (1888) di Pietro Fragiacomo; Mattino della domenica (1893 circa) e La signorina Pegolo (1881) di Luigi Nono; Girotondo (1886) di Ettore Tito.

La settima sala è interamente dedicata a Luigi Nono con speciale attenzione all’opera il Refugium peccatorum.

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Informazioni sulla mostra

Titolo mostra – Il mito di Venezia. Da Hayez alla Biennale

Città Novara
Sede Castello Visconteo

Date Dal 30/10/2021 al 13/03/2022

Artisti Giacomo Favretto, Ettore Tito, Ippolito Caffi, Guglielmo Ciardi, Giuseppe Canella, Federico Moja, Domenico Bresolin, Luigi Nono, Alessandro Milesi
Curatori Elisabetta Chiodini
Temi Novecento, Ottocento, Venezia, Ettore Tito

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