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FRACKING, IL NUOVO SISTEMA DI ESTRAZIONE DI GAS E PETROLIO CHE HA DATO AUTONOMIA ENERGETICA AGLI GLI STATI UNITI; GRAZIE AL LAVORO DEI FORZATI DEL NORD DAKOTA.
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A Williston, Nord Dakota, le temperature sono di poco più basse che in Alaska.
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Questo è il centro della più grande rivoluzione energetica del secolo.
Williston, è la capitale del fracking, ovvero della fratturazione idraulica delle rocce per estrarne petrolio o gas.
Williston oggi è il secondo produttore di greggio negli USA, dopo il Texas.
Qui, che era disoccupato, se dotato di tanto coraggio e salute può arrivare a guadagnare 1.500 dollari la settimana; che aumentano se si fanno gli straordinari.
La conseguenza è che gli affitti locali hanno toccato le stelle e la maggioranza dei lavoratori dorme nel propri super-van con il motore acceso tutta la notte per sopravvivere al freddo.
A New York un bilocale costa 1.500 dollari al mese, qui 2.400 dollari !
Il sogno di tutti quelli che lavorano qui è di arrivare a risparmiare qualche centinaio di migliaio di dollari in pochi anni ed aprire una propria attività altrove.
Con una patente per guidare i camion qui c’è lavoro per tutti.
— Il lavoro lo si può trovare cercando sul sito: Crainglist.
Breve spiegazione del fracking:
-si perfora il terreno sino ad una profondità 3 chilometri
-nel condotto si pompano acqua sabbia ed una miscela di composti chimici (sospetti di essere cancerogeni) ad alta pressione
-la forte pressione crea delle microfratture nella roccia circostante e ne favorisce la fuoriuscita dal condotto apposito
-per ogni pozzo si utilizzano 8-20 MILIONI di litri di acqua (trasportata da una processione di camion)
Lavorando 12-16 ore al giorno alcuni arrivano a guadagnare sino a 10.000 dollari al mese (c.a. 9.000 euro).
Se la pressione lavorativa, dopo pochi mesi, è intollerabile e si chiede un periodo di riposo la società licenzia in tronco, ma non è un problema qui il lavoro si ritrova sempre.
Un altro lavoro sempre disponibile è quello di unire i tubi delle perforazioni e pulirli, ma non è difficile arrivare ad episodi di congelamento delle dita; quando non si è vittime di occasionali incendi quando il pozzo prende fuoco.
Conseguenze per gli abitanti del luogo:
-a Williston tutti dormivano con le porte aperte, non c’era delinquenza
-dopo l’arrivo di questi lavoratori e della conseguente ricchezza, ora risse, omicidi e furti sono all’ordine del giorno
-il traffico dei camion ha reso l’aria irrespirabile
-le fuoriuscite di petrolio, insieme alle acque reflue del fracking, contaminano il sistema idrico e i ruscelli.
IL FUTURO:
-le previsioni sono di passare dagli attuali 8.500 pozzi a 20.000
-il metano che esce dai pozzi viene bruciato per non disperderlo
-nessuno ha ancora progettato di incanalarlo e utilizzarlo per il consumo locale come riscaldamento e usi in cucina; sarebbe un costo extra per la società di fracking !
PERICOLOSITA’:
-sospetto di cancerosità degli elementi chimici usati
-i micro sismi nelle vicinanze alle trivellazioni si miltiplicano
-il documentario Gasland http://www.youtube.com/watch?v=dZe1AeH0Qz8 mostra che l’acqua che esce dai rubinetti della zona se avvicinata ad una fiamma si incendia a causa degli idrucarburi che contiene
-gli allevatori di bestiame denunciano i continui tremolii del terreno durante le escavazioni, tanto da non riuscire a dormire
-dai camion che portano via l’acqua eliminata, fuoriesce una sostanza bianca che sul terreno diventa come polistirolo
-alcune mucche hanno perso la coda e poi sono morte insieme ai tori, dozzine di gatti e due cani; diagnosi: asfissia
DUBBI:
-lo stato di New York, in attesa di chiarimenti scientifici, ha posto una moratoria che, se revocata, farebbe partire una serie di trivellazioni da 50 a 100.000 pozzi non lontano dalla città
–nel Galles si è deciso di non utilizzare questa tecnica perché pericolosa (in Inghilterra esiste un movimento detto Frack Off assolutamente contrario al fracking)
–anche l’Olanda ha bandito il fracking
VANTAGGI:
-IN POCHI ANNI GLI USA SONO DIVENTATI ESPORTATORI DI GAS NATURALE ed hanno appena superato la Russia nella produzione di gas e petrolio e nel 2020 potrebbero superare l’Arabia Saudita
-SI TRATTA DI LIBERARSI DALLA DIPENDENZA ECONOMICA ENERGETICA CHE LEGA AI PAESI ARABI
