Libro dimenticato –  “Vestiges of the Natural History of Creation” di Robert Chambers – omaggio all’intuizione umana

Un testo considerato scandaloso dal grande pubblico, ma attraente.

Il libro, infatti ebbe subito un incredibile successo; anche tra chi non si interessava di scienze.

Nel 1844, venne pubblicato in forma anonima “Vestiges of the Natural History of Creation” (Vestigia della Storia Naturale della Creazione); pubblicato anonimamente per molti anni.

Il libro, sosteneva che tutti gli esseri viventi si evolvono, avendo origine da forme più semplici sino a forme più complesse e l’uomo fa parte di questa evoluzione; non è una creatura nata al di fuori.

Anche il principe Alberto ne fu affascinato e, si dice che, lo leggesse ad alta voce alla regina Vittoria.

Sino ad allora, ovvero nella società vittoriana, predominava la teoria che sosteneva come l’origine degli esseri viventi fosse teologica;  un dio aveva creato  tutti gli esseri viventi, esattamente come li si conosceva, senza alcuna mutazione.

In realtà, qualcuno aveva già intuito le nuove teorie di Robert Chambers;  decenni prima ne avevano accennato sia il conte Buffon, sia Lamarck .

Il libro che definitivamente sancì l’affermazione ufficiale e scientifica arrivò circa quindici anni dopo; scritto dal notissimo scienziato Charles Darwin e intitolato “L’origine delle specie”.

Perché ?

Perché prima di lui le teorie sostenute erano intuitive e fu Darwin a seguire e presentare questa teoria rivoluzionaria; seguendo i canoni da noi riconosciuti come scientifici. 

Chi volesse approfondire queste origini della scienza, basate soprattutto sull’intuizione geniale dell’individuo, potrebbe cercare questo testo “Victorian sensation” dello storico della scienza James A. Secord.

Breve storia di Robert Chambers

Robert Chambers ( 10 luglio 1802 a Peebles  Scozia – 17 marzo 1871 a StAndrews)  è stato un autore, editore e, con suo fratello William, fondatore della azienda di W. & R. Chambers, Ltd., e di Enciclopedia di Chambers,

Nel 1818 Robert iniziò l’attività come libraio  a Edimburgo e fu amico di molti letterati, come Sir Walter Scott.

Scrisse di storia e letteratura sino ad arrivare al suo testo più importante: “Vestiges of the Natural History of Creation”; lodato da Charles Darwin, ma anche contrastato da molti perché “illuminava” sull’origine non divina degli esseri umani.

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