Nel 1600 in Sicilia un gruppo di mogli abbandonate, spose incinte, figlie che volevano fuggire da una situazione di emarginazione, si riunirono in una casa periferica; condividendo una vivace esperienza comunitaria e letteraria. Ovviamente, dato il bigottismo dell’epoca, furono fraintese, bollate di pazzia, accusate di essere corruttrici e istigatrici del diavolo.
Nel medesimo libro si parla anche di un altro momento storico; il fascismo.
Una strana famiglia collegata, come discendenza, con quelle delle streghe perseguitate; con un giovane maestro si batteranno per far valere i diritti di un bambino handicappato e per questo emarginato dalle idee fasciste.
La scrittrice è il magistrato Simona Lo Iacono; una donna combattiva e siciliana, che vive sulla sua pelle le contraddizioni attuali, ma ben conosce quelle che hanno attraversato la storia di secoli molto bui. Lavora, scrive e trova anche il tempo per il volontariato in carcere.
Una donna che ha molto da dire alle altre donne.
La necessità di cambiare mentalità per cambiare le cose.
” Le streghe di Lenzavacche “, di Simona Lo Iacono; editore e/o; 15 euro,;12,75 in internet.
AUGURI PER IL PREMIO STREGA !!! Noi la vorremmo vincitrice.