Distanza di sicurezza non serve da sola in ambienti chiusi
Non basta un metro e mezzo di distanza
Con le nuove varianti più contagiose il rischio è raddoppiato !
Negli ambienti chiusi l’80% dei contagi (prof.Giorgio Buonanno, docente di Fisica Ambientale a cassino, riportato dal Correiere della Sera oggi)
Eppure c’è chi continua a non portare la mascherina a portarla abbassata o sotto il naso o metterla male … o a passare vicinissimo a chi cammina correndo andando in bici e soffiando forte … a non portarla negli ascensori condominiali e nelle parti comuni
La legge è poi a favore di chi è contagiato e non rispetta la quarantena – che con le nuove varianti è raddoppiata – la legge impone anche una delibera del sindaco per ogni contagiato – che nessun sindaco intende attuare e hanno già pensato di tentare di scaricare il compito sulle ASL; ovviamente “sode” … Un trucco della legge scritta di proposito in modo da complicare la burocrazia all’italiana per chi non vuole rispettare le regole e non essere punito …
Non bastava non avere organizzato da tempo la distribuzione dei vaccini e dare la colpa alla mancanza di vaccini; quando ci sono migliaia di dosi nei frigoriferi che nessuno ha ancora distribuito (vedi Astra Zeneca, praticamente inutilizzate …)
Il problema è l’aerosol – ovvero le gocce fini quelle che ristagnano nell’aria soprattutto negli ambienti chiusi.
Gli ambienti chiusi vanno aerati molto frequentemente o il rischio diventa altissimo
Chi entra in un ambiente ricco di aerosol con virus rischia un contagio quasi sicuro