Mozambico – Bambini decapitati – la storia che ignoriamo

Quello che l’Europa non vuole vedere

L’avanzata dell’Isis e similari, l’esistenza di un nuovo autoproclamato “stato islamico” in Africa, sono notizie quasi ignorate, anche in Italia; che pure ne subisce per prima le conseguenze con l’arrivo di estremisti mescolati agli immigrati .

Non bastava quel grande “nuovo stato islamico” che avanza dalla Nigeria verso gli stati circostanti, sino alla repubblica del Congo; vedi l’omicidio del nostro ambasciatore e la sua guardia del corpo.

” Nel califfato di Boko Haram si sta peggio che sotto l’Isis”; titolano i giornali.

I terroristi islamici nigeriani dello Stato islamico non fanno altro che rubare, uccidere e bruciare e sono armati come un vero esercito.

L’esercito regolare nigeriano, non è in grado di combatterli e i giovani che possono, non si arruolano nell’esercito regolare per combattere Boko Haram, ma scappano in Europa.

La situazione nel “Corno d’Africa” ( Eritrea, Etiopia, Gibuti e Somalia) non è meglio, nonostante parziali tentativi di normalizzazione.

Ed ora  a tutto questo si aggiunge anche il Mozambico; altro che terroristi sconfitti ! Come avrebbe  preteso la sporca guerra voluta da Busch figlio; per vendicare gli attacchi alle Torri Gemelle.

Busch figlio, sosteneva la tesi delle armi chimiche dell’Iraq, mai trovate, ma per ignoranza politico/storica facilitando, con la guerra all’Iraq, l’avanzata dell’Isis e le relative simpatie estremiste di tanti giovani, scandalizzati dalle violenze dei soldati americani (come in tutte le guerre).

Ed eccoci di nuovo a raccontare una verità sempre più crudele. Bambini decapitati davanti agli occhi dei genitori e dei fratelli.

Questo avviene nel nord del Mozambico, regione povera per eccellenza che aveva anche appena subito una devastazione a causa dei cambiamenti climatici.

Questa insurrezione islamista, iniziata nel  2017,  è già costata oltre 2.500 morti e 700.000 persone hanno dovuto abbandonare le case e fuggire verso un futuro poco rassicurante.

L’aumento della povertà è solo un terreno fertile per reclutare nuovi terroristi; anche bambini.  E l’Africa è sempre più una pericolosa miccia.

E papa Francesco, giustamente si domanda, chi fornisce le armi ai terroristi ?

Basterebbe fermare questi fornitori, ma nemmeno si sa chi siano; eppure tutti gli stati hanno sistemi di spionaggio che funzionano, in alcuni stati anche molto bene e oggi possiamo sapere tutto, basta leggere i rapporti dai satelliti per rintracciare quello che interessa.

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