Afghanistan – ultima trappola la data del ritiro

Talebani : via gli occidentali entro il 31 agosto 

Oggi a Kabul:

le donne non possono uscire di casa senza essere accompagnate, i matrimoni sono combinati con bambine e la  legge dei talebani impone fustigazioni, lapidazioni e tagli delle mani …

La provincia che è in gran parte analfabeta, non è  nemmeno sfiorata dal desiderio della nostra democrazia

Biden : la NATO agirà di nuovo se i talebani non rispetteranno gli accordi

Avevo già scritto che l’imprevista velocissima avanzata dei talebani e il ritiro/assenza delle forze nazionali, furono la prima trappola preparata dagli accordi tra Trump, L’Arabia Saudita/Qatar  e i talebani,  per mettere in cattiva luce, con certezza, l’immagine di Biden (il quale aveva pure affermato di essere stato informato dai suoi servizi che l’abbandono dell’Afghanistan sarebbe accaduto con lentezza sufficiente per organizzarlo bene; senza problemi !!!) .

I talebani rifiutano categoricamente di modificare la data del 31 agosto; come ultima per le operazioni di evacuazione degli Stati Uniti e dell’Occidente

Davanti a due eventi imprevisti e rapidi, come la presa di Kabul e la maggioranza delle località Afghane da parte dei talebani e l’organizzazione di un’evacuazione di migliaia di persone in tempi brevissimi, il risultato non può  essere buono, ma solo un fallimento; per chi deve ritirarsi e organizzare il ritiro.

Ora chi scrive, davanti alla notizia che i talebani  dichiarano di non essere affatto disponibili a nessun rinvio della data conclusiva per le operazioni di rientro del 31 agosto, non può che pensare che tutto potrebbe essere il risultato di un’eredità velenosa lasciata dagli accordi di Trump al suo successore.

Forse il mio pensiero non è lontano dalla realtà perché da parte di tutti i politici, che appoggiano Trump come Boris Johnson, si sta enfatizzando la figuraccia di Biden.

I talebani manterranno le promesse ?

I talebani hanno già chiarito che tutto si dovrà svolgere nel rispetto delle loro regole religiose e quindi è impossibile che rispettino le regole che vorrebbe Biden e tutti noi che viviamo nella democrazia.

Ora i talebani si stanno presentando come più aperti rispetto ai loro predecessori di vent’anni fa, ma le loro stesse parole se ben ascoltate non lasciano nessuno spiraglio a chi spera anche una sola concessione rispetto al loro credo talebano: le donne non possono uscire di casa senza essere accompagnate e la loro legge impone fustigazioni, lapidazioni e tagli delle mani.

Inoltre stanno giustificando le violenze nelle scuole e contro la popolazione, come effettuate da “frange” che loro, che sono a Kabul, non riconoscono.

In realtà sono già  stati imposti sia chiusure delle scuole che violenze come dare ai combattenti, e non solo, spose bambine.

La provincia che è in gran parte analfabeta, non è  nemmeno sfiorata dal desiderio di quella democrazia che a noi sembra normale e di cui parlano le donne che hanno lavorato con le ONLUS occidentali, che hanno studiato sino all’università, ma che rappresentano una minoranza.

Si può solo sperare che non si torni alla guerra o all’Afghanistan come un nido che accoglie i terroristi.

I talebani potrebbero accordarsi con l’occidente, che ne avrebbe forse qualche controllo, ma nessuno può prevedere la strategia vera a differenza delle parole scelte per assecondare i media occidentali; come mezzo per ottenere quello che desiderano.

L’Afghanistan è il maggior produttore di oppio al mondo, con entrate di cifre stratosferiche, ora vi sono state trovate miniere di litio e altri minerali che fanno gola a tutti.

Gli accordi con l’Occidente permetterebbero ai talebani di continuare a ricevere un immenso quantitativo di denaro dai maggiori “distributori” per i paesi poveri a livello mondiale; come ONLUS finanziate anche dalla Banca Mondiale, dagli USA, Europa  ecc…

Afghanistan bandiera bianca – resa dell’ Occidente

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