vacanze in grecia – Lesbo mare e terme

Lesbo, è chiamata anche Lesvos, Lesbos o Mitilene.

I Greci chiamano questa bellissima isola Lesvos o Mytilene; dal nome della capitale.

Lesbo è un’isola vulcanica.

Piccoli villaggi molto tranquilli permettono di vivere in pace e quiete.

Secondo gli storici, molte antiche città  dell’isola sarebbero sepolte in mare.

Questo è il luogo dove nacque la poetessa Saffo, nel settimo secolo A. C., insieme a Alcaios, altro poeta antico, e presunto amante di Saffo.

Anche  il filosofo Theofrasto nacque a Lesbo; nel quarto secolo AC. Pure il poeta, vincitore del premio Nobel , Odysseas Elytis è nato in questa isola.

La vegetazione è florida, ma non ci sono fiumi di grande rilievo, né laghi, ma alcune cascate nella parte settentrionale dell’isola; Evergetoulas, Tenagion, Sedountas e Vourkas nella zona di Plomari e Almiropotamos a Vrissa.

Nelle grotte di Skala, a Eressos, si trovan ancora le foche,  come pure presso il monastero di Limonas ( solo un paio di foche ), mentre nel monastero di Limonas, si trova un’area protetta proprio per gli uccelli selvatici.

Ovunque abbondano gli uliveti ed i vigneti; quelli di Plomari sono famosi per la produzione di vino di eccellente qualità.

L’isola di Lesbo è famosa dal punto di vista architettonico; le facciate delle case sono abbellite da ringhiere decorate, mentre nei palazzi più antichi si trovano colonne ioniche o doriche, frontoni e facciate sono spesso impreziositi da antiche statue greche.

Anche l’artigianato è molto ricco e attira turisti colti che amano il bello.

Mitilene è la capitale dell’isola; città piena di vita, animata e caotica. La città è grande, ricordate la strada per tornare al parcheggio!

Meritano attenzione anche gli ottimi dolci locali; cercate una pasticceria rinomata.

La parte meridionale fu distrutta per motivi di viabilità. Ci sono dei cartelli illustrativi della storia di immigrati per i quali qui costruirono edifici. Qui furono trasferiti 160.000 greci. Da segnalare un hamam turco ben restaurato; non proprio pulito.

Molyvos o Metimna (piccolo villaggio di pescatori); ristorante della Cooperativa delle donne di Mitilene, bella la terrazza panoramica e il miglior formaggio feta dell’isola.

Se avete tempo, sulla strada cercate la deviazione per vedere il ponte di Kremasti. Bel ponte medievale.

Anaxos destinazione ok per la  spiaggia e i ristorantini.

Skala Sykamias, è un piccolo paese di pescatori sul mare con ristoranti, negozietti e una piccola chiesa appollaiata su uno scoglio; merita la visita.

Petra è abbastanza “turistica”, ha una lunga spiaggia attrezzata e affollata.

A Lesbo, normalmente non si paga per l’uso dell’attrezzatura in spiaggia; basta consumare qualcosa nei bar e ristoranti.

A Mantamados; non lontano dell’abitato, si trova un importante monastero.  Modico il  biglietto d’ingresso.

Agya Paraskevi; museo dedicato all’industria dell’olio.

A Molyvos nel vecchio frantoio restaurato, si incontra un hotel a pochi metri dal mare.

 Antissa, non facile da trovare; meglio se avete una Jeep,  viaggio molto lungo !

Monastero di Moni Ypsilou; per vedere antiche  icone, le pergamene.

Sigri, piccola cittadina con un porticciolo,  spiaggia moto affollata di greci e fortezza bizantina pericolante.  IMPORTANTE: il Museo della foresta pietrificata, moderno e bene allestito con enormi tronchi fossili.

Erissos; non sempre si trova parcheggio, ma a pochi chilometri ecco Skala Erisou;  in riva al mare con piazza piena di ritorantini.

Agassos: ci ha colpito il laboratorio del panettire; ogni sogno è realtà nel campo della  panetteria e pasticceria.

Plomari,  non facile da trovare. Caratteristico centro.

Da non perdere, se siete a  Vafios, un ristorante consigliato su internet; cucina  ottima, terrazzo circondato da alberi,  con vista sul mare e sul tramonto.

DA RICORDARE: calzature adatte a camminare sui ciottoli, in acqua e fuori.

Le fonti calde di Therma, ad est di Geras Bay; 8 chilometri dalla città di Mytilini, sono ritenute le migliori di Lesbo e di tutta la Grecia (elementi decorativi tipici dei tradizionali bagni turchi: “hammam”, sono ancora visibili al suo interno). QUESTE TERME sono famose per i loro poteri terapeutici fin dall’antichità.

Le sorgenti calde, affiorano sulle sponde del fiume Almyropotamos, a 60 metri sopra il livello del mare.

Le acque termali di Polichnito, tra le più calde d’Europa, raggiungono  quasi i 90° e sono molto efficaci contro: reumatismi, artrite, infezioni ginecologiche e problemi dermatologici.

Poco sotto i 70 gradi è la temperatura delle terme di Ayios Ioannis vicino a Lisvori ( qui potete nuotare in una piscina del periodo ottomano e ammirare il panorama di Lesbo e il  mare ).

Le sorgenti calde di Eftalou si incontrano  nella parte nord di Lesbo;  3 chilometri dal villaggio di Mithymna ( antico bagno comunale, situato vicino alla spiaggia, comprende una piscina interna del periodo dell’Impero Ottomano )Eftalou; a circa 5 km da Molyvos, chiedere indicazioni.

Le sorgenti calde di Thermi si trovano nel villaggio omonimo, 11 chilometri a nord-ovest dalla capitale dell’isola.

Per dovere di cronaca:

Non ci risulta che, ufficialmente,  ci siamo problemi per i turisti per la presenza di immigrati.

Dei nostri amici ci sono stati in vacanza nel 2017, durante il terremoto, ma non hanno avuto alcun problema per la presenza dei migranti.

Il 9 settembre del 2018, secondo i dati dell’Alto commissariato dell’ONU per i rifugiati, sulle coste dell’Egeo vivevano più di 18400 tra profughi e migranti. 9500 di loro a Lesbo. Solamente nel campo di Moria fino al 14 settembre vi erano 8789 persone

La storia:

2017: situazione sull’isola di Lesbo; insostenibile anche per la popolazione locale. Capacità di accoglienza ufficiale: 3.500 persone, rifugiati bloccati almeno 5.000.

2016 estate: a Lesbo prenotazioni sono crollate del 90%.

2016: l’accordo Europa-Turchia ha fatto crollare il numero degli arrivi di immigrati, ma ha anche peggiorato le condizioni di chi vive nei centri di raccolta.

12.6.17

Un sisma di magnitudo 6.3 ha colpito le isole greche di Lesbo e Chio e la vicina costa turca. Sia Turchia che Grecia si trovano lungo linee di faglia che negli ultimi anni sono state all’origine di diversi importanti terremoti.

Questo non vuole dire di non andare a visitare questa zona; si tratta solo di pura informazione. Il viaggiatore consapevole e responsabile non ha bisogno di suggerimenti.

D’altra parte, mai come oggi i pericoli sono subdoli e ormai ovunque; nubifragi, trombe d’aria, tempeste tropicali, incendi boschivi,  terrorismo, incuria  ecc… fanno parte della quotidianità del mondo; una volta, semplicemente, eravamo meno informati, il clima era più stabile in tutto il mondo e il terrorismo era una parola quasi sconociuta.

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