ARTE MOSTRE IN EUROPA DA NON PERDERE !

LONDRA :“Rubens e la sua eredità: da Van Dyck a Cézanne”

Parigi, Louvre, RUBENS.
Parigi, Louvre, RUBENS.

Grande mostra ospitata alla Royal Academy of Arts di Londra fino al 10 aprile.

Retrospettiva dedicata al rapporto tra il grande pittore fiammingo  Pieter Paul Rubens, nato nel 1577, e gli artisti suoi “allievi” e poi protagonisti dell’arte. Artisti anche distanti, cronologicamente e geograficamente, da lui:

-Van Dyck, Delacroix, Cézanne, Klimt, Picasso.

– 160 opere per coprire un arco di tempo ragguardevole.

 Rubens divenne presto un mito internazionale; viaggio’ moltissimo in Italia dove assorbi’ il meglio dell’arte del Rinascimento, ma non solo.

——

PISSARRO arte 672 1a

MADRID/ poi BARCELLONA:  il Museo Thyssen-Bornemisza presenta la prima mostra monografica in Spagna su Camille Pissarro, pittore impressionista francese, vissuto nella seconda metà dell’Ottocento.

79 opere provenienti da vari musei e da collezioni private, tra cui spicca una famosa tavolozza su cui l’artista dipinse una scena rurale usando tutti i colori dello spettro.

racconta il curatore della mostra, Guillermo Solana:

“In un movimento tanto individualista come l’Impressionismo, in cui Monet, Renoir e quasi tutti gli altri pittori, non avevano alcun interesse nel creare discepoli, Pissarro è stato colui che più generosamente si è dato ai giovani artisti. Ha insegnato a Cezanne cos’era l’impressionismo ha aiutato Gauguin a diventare un pittore professionista, probabilmente ha dato consigli a Van Gogh durante gli anni Ottanta, ha anche aiutato i neo-impressionisti come Seurat e Seignac, e perfino Matisse.

Pissarro, per la maggior parte della sua vita è stato un pittore rurale e in particolare un pittore del paesaggio francese. Ha sempre abitato in villaggi vicino alla Senna. Poi però a sessant’anni è come se si fosse stancato dei paesaggi rurali. Aveva anche una malattia, un’infezione agli occhi, che gli impediva di dipingere all’aria aperta. Ed è lì che iniziò a dipingere città. Seguì sempre le stesse procedure: trovava un albergo con una buona vista, sceglieva una stanza, ci installava il proprio studio e in tre mesi dipingeva una serie di 13,14,15 o 20 quadri”.

Il paesaggio è al centro dell’esposizione, organizzata cronologicamente in base ai luoghi in cui l’artista visse.

La mostra rimarrà aperta a Madrid fino al 15 settembre poi, dal 15 ottobre, sarà al CaixaForum di Barcellona.

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*