Storie di donne – una principessa nata nel 1800 e condannata a morte perché incinta

Una condanna a morte per lapidazione da parte di suo fratello Majid – perché  rimase incinta …

La vita delle monarchie di Zanzibar e Oman, in un periodo storico a cavallo tra i due secoli XIX e XX, la lettura consentita alle donne era limitata al Corano.

Emily Ruete, conosciuta anche come Salme (Zanzibar, 30 agosto 1844 – Jena, 29 febbraio 1924), era la figlia del sultano di Zanzibar.

Ci ha lasciato un libro autobiografico dal titolo Memorie di una principessa araba, questo testo è il racconto storico di come si viveva a palazzo nel lontano oriente; un vero trattato di storia che ci parla di una donna che si ribellò alle regole e visse anche una vita avventurosa in Occidente.

Il palazzo dove visse la pricipessa era l’edificio omanita più antico dell’isola di Zanzibar; oggi semplicemente un rudere.

Salme era figlia di Sayyid Said (1804-1856), sultano di Zanzibar e dell’Oman.

Il sultano si era impadronito del palazzo confiscandolo al suo proprietario, nel 1828, il Monsieur bin Haramil Al-Abry.

Al-Abry, era un mercante originario dell’Oman che aveva osato violare il Trattato di Moresby (1822), sottoscritto dal sultano e da Fairfax Moresby, alto ufficiale delle Mauritius per conto della Gran Bretagna, e che decretava l’abolizione della tratta degli schiavi.

Insieme al figlio maggiore Sayyid Khalid (1819-1855), il sultano fece ampliare la residenza trasformando il complesso a rango di corte regale.

Dopo un’infanzia trascorsa nel palazzo in cui era nata, la pricipessa Emily Ruete / Salme si trasferì con la madre a a Beit el Watoro, nella residenza di suo fratello e futuro sultano Majid ben Said.

Per frequenti conflitti con la cognata, nel 1863 madre e figlia si trasferiranno a Beit el Tani; un’altra dimora del sultano.

Nel 1856 alla morte del sultano, Salme eredita un palazzo e una piantagione di chiodi di garofano. A  breve muore anche la madre e così la pricipessa eredita altri terreni.

Intanto,  due dei  fratelli di Salme diventano uno sultano dell’Oman, l’altro Majid, diventa sultano di Zanzibar.

La famiglia è divisa da questioni di potere e la nostra pricipessa, nel 1866, cambia ancora residenza e va a  a Mji Mkongwe, l’attuale Stone Town.

A  Mji Mkongwe, Emily Ruete / Salme  incontra Rudolph Heinrich Ruete; uomo d’affari tedesco con cui ha una relazione che le costa una condanna a morte per lapidazione da parte di suo fratello Majid, perché rimane incinta.

Per salvarsi la vita fu costretta a scappare con l’uomo che diventerà suo marito.

La coppia nel 1868 raggiunge Amburgo, nel 1870 Rudolph muore.

Il sultano intanto aveva confiscato  tutti i beni di Salme; provocando una serie di  anni difficili per la pricipessa e  la sua famiglia,

Salme non dimenticò mail Zanzibar..

Nel 1885, grazie ad Otto von Bismarck, Emily Ruete / Salme potè rivedere Zanzibar con i suoi figli.

Fu accolta dall’affetto degli abitanti del posto, il che causò rabbia la sultano.

Dopo pochi mesi, Emily e i suoi figli tornarono in Germania dove nel 1886  lei pubblico’ la sua autobiografia.

Memorie di una principessa araba di Zanzibar, Emily Ruete, Amazon 199 euro; libro da collezione. 

————–  FOTO COPERTINA 1975 – Grazia Seregni Copyright© All rights reserved – Qualsiasi riproduzione, anche parziale, senza autorizzazione scritta è vietata.

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