Guerra e costi gas – chi ci guadagna ? Non l’ Italia o L’ Europa

Il prezzo dell’energia era già aumentato, in parte,  prima della guerra; questo vuol dire che qualcuno sta speculando. Lo hanno detto anche persone che contano, ma nessuno ha spiegato chi specula.

Perché nessuno ne parla chiaramente ?

Perché in TV e sui giornali si parla quasi solo di guerra ?

Perché non si parla di come risolvere i problemi che abbiamo ?

C’è stato tutto il tempo, dall’inizio della guerra, per emanare leggi speciali a vantaggio di chi si organizza per produrre energia in proprio; leggi che semplificassero una burocrazia che blocca moltissime iniziative, soprattutto quelle dei condomini.

Perché non si danno dei forti incentivi anche ai palazzi condominiali, perché non ristrutturarli con risparmi energetici, senza problemi burocratici irrisolvibili ? 

La guerra ci sta portando via l’energia per le nostre industrie e il nostro benessere – i prezzi del gas sono ancora in aumento – l’Italia, piena di debiti già spossata dalla pandemia, come uscirà da questi aumenti e carenze di gas e energia in generale ?

Una buona parte del gas che ci arriva in Italia e in Europa passa dall’ Ucraina nella zona di Sokhranivka.

L’ Ucraina ci ha avvisato che non riceveremo più gas da Sokhranivka; per colpa dei russi.

Lo stop, ha spiegato l’operatore ucraino, è stato causato dalle “forze di occupazione (russe) che interrompono le operazioni”. 

Gazprom – compagnia russa – afferma che rispetterà tutti gli obblighi nei confronti dei clienti europei e che non ci sono prove di ciò che sostiene l’operatore ucraino.

Chi ha ragione ????

In compenso gli Stati Uniti continuano a ripetere che ci invieranno via mare – una (piccola) parte del gas di cui abbiamo bisogno. Peccato che l’ altissimo costo di questo gas, compreso anche il trasporto via mare e i gravi danni ecologici del tipo di perforazione americano (detto fracking ) , li pagheremo noi.

FRACKING; IL NUOVO SISTEMA DI ESTRAZIONE DI GAS E PETROLIO.

TERREMOTI E INQUINAMENTO DELLE FALDE NEL NOSTRO FUTURO: POCHI NE PARLANO.

COPERTINA: “Natura e futuro” – 2010/2022 – particolare – Grazia Seregni Copyright© All rights reserved

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