Acquistate e mangiate sushi, ottimo per la salute e la dieta, SOLO in supermercati o ristoranti con un’ottima fama e clientela affezionata.
No agli allarmismi, ma sì alla cautela.
Il sushi, per legge, deve essere preparato con pesce che ha subito un abbattimento termico secondo le regole.
SE SI RISPETTANO LE REGOLE E IL SUSHI NON E’ UN CIBO PERICOLOSO PER LA NOSTRA SALUTE.
Normative italiane, che si rifanno alle norme europee, regolamento 853/2004; i pesci consumati crudi dovrebbero restare nel congelatore per 96 ore ad una temperatura di -18 °C.
Questo trattamento è INDISPENSABILE per uccidere i batteri attraverso il freddo.
I RISCHI DI UN SUSHI NON PREPARATO SEOCNDO LE REGOLE
– anisakis
il pesce non congelato correttamente può contenere un parassita che si chiama anisakis. Esso si deposita nell’intestino, provocando forti dolori addominali e reazioni allergiche;
-altri parassiti
il pesce non conservato correttamente può contenere: salmonella, lo stafilococco o la listeria e, nei casi più gravi, il vibrione del colera;
-istamina
il pesce che non è stato conservato al freddo presenta un’eccessiva quantità di istamina, una sostanza dal forte potere infiammatorio (è l’infiammazione che causa molte patologie; anche il cancro).
Una volta ingerito, può provocare orticaria e arrossamento del volto
-sindrome sgombroide
detta anche mal di sushi, si presenta con: nausea, mal di testa, rossore sul viso e sul collo e, nei casi gravi, anche edema della glottide con il rischio di soffocamento.
L’unica soluzione è l’assunzione di cortisone o antistaminici; su ricetta medica.
PRECAUZIONI INDISPENSABILI
–evitare di mangiare pesce crudo in ristoranti o bar, sui quali non si è sicuri della qualità
–non dare pesce crudo:
ai bambini al di sotto dei 12 anni,
alle donne in gravidanza
alle persone che sono più sensibili alle allergie
a tutti coloro che soffrono di disturbi gastroenterici acuti o cronici.
Leggete su internet anche le recensioni dei clienti, usando tutto il vostro buon senso.
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L’articolo è scritto dalla giornalista G. Seregni, iscritta all’ORDINE dei Giornalisti ed all’associazione di categoria UGIS (Unione Giornalisti Italiani Scientifici.
L’autrice, ha presentato una delle sue tesi, presso l’ Università Statale di Milano sul tema “Alimentazione dello sportivo”; tesi firmata dall’allora rettore prof. Rodolfo Margaria.