Lotta per porre fine al silenzio sui rifiuti
NON E’ UNA MODA E’ L’UNICA SOLUZIONE PER UN FUTURO MIGLIORE
La famosa casa di moda Burberry ha bruciato quasi 30 milioni di sterline (40 milioni di dollari)
la società ha ammesso di avere bruciato i vestiti invece di venderli a basso costo
con il solo scopo di proteggere l’esclusività e il valore del marchio
Questa contraddizione del mondo moderno e moltissime similari, sono le motiviazioni che hanno spinto Orsola de Castro, co-fondatrice e direttrice creativa del gruppo di attivisti Fashion Revolution, a lottare per un mondo che ricicli serimente e totalmente.
Una delle conseguenze positive di questa lotta:
La BBC ha contattato 35 designer high-end e rivenditori di negozi per chiedere informazioni sulla loro pratica di smaltimento rifiuti.
FATTI INCONTESTABILI:
una produzione globale che supera ormai i 100 miliardi di capi all’anno ... gli effetti di tutto questo potrebbero essere catastrofici; per l’acqua che berremo, per i pesci e lo stesso uomo.
Le microparticelle di palstica derivanti dal lavaggio dei vestiti in materiale sintetico, da sole, causeranno una catastrofe ambientale; lo dice la ricerca scientifica.
::::::::::
1.100 persone morirono in una fabbrica di abbigliamento crollata in Bangladesh nel 2013 (era implcata anche la società Bennetton), ma i controlli, sbandierati dalle case di moda, non hanno ancora raggiunto un livello umanamente accettabile; ancora molte sono le deroghe.
Ma molte case di moda hanno fatto dell’ecologia un serio campo di azione.
:::::::::::
::::::::::::
Jack Ostrowski, fondatore e CEO dell’app reGAIN :
“Le persone semplicemente non capiscono quanto il settore della moda abbia un impatto negativo sull’ambiente e quanto rapidamente debba cambiare … Semplicemente non può continuare nel modo in cui è ora.”
