PIU’ DI DIECI MOSTRE DA NON PERDERE IN EUROPA NEL 2023
VIENNA – AMSTERDAM – LONDRA E BARCELLONA ecc…
Ad Amsterdam, per i dipinti di Jan Vermeer, a Londra, per ri-vivere le note emozioni di ogni performance di Marina Abramovic.
Barcellona, Vienna, Parigi, Oslo, Basilea, Bilbao sono tra le destinazioni ideali per le mostre dei prossimi mesi.
Se amate l’arte americana: Wayne Thiebaud, dal 29 gennaio al 21 maggio alla Fondation Beyeler di Basilea
Il pittore americano Wayne Thiebaud vi servirà: golose fette di torta dipinte a colori pastello, ritratti, paesaggi e vedute urbane. Thiebaud fa anche grafico e animatore presso i Disney Studios.
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Klimt inspired by Van Gogh, Rodin e Matisse, dal 3 febbraio al 29 maggio al Belvedere di Vienna
La forte personalità di Klimt ci ha regalato uno stile unico, comprensibile anche da chi non sia un esperto d’arte.
Questa grande mostra in programma al Belvedere di Vienna, in collaborazione con il Van Gogh Museum di Amsterdam, ci vuole mostrare le origini dell’arte del maestro della Secessione.
I capolavori di Klimt in mostra sono confrontate con le opere di illustri colleghi come Van Gogh, Matisse, Rodin.
Per chi ama l’arte contemporanea, Vienna propone due prestigiosi appuntamenti: dal 3 marzo al 29 maggio: Alex Katz sarà protagonista nelle sale di Albertina Modern e in estate Georg Baselitz, tra i più grandi pittori viventi, sarà in mostra all’Albertina.
Mostre a Vienna – Klimt. Inspired by Van Gogh, Rodin, Matisse
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Jan Vermeer, dal 10 febbraio al 4 giugno al Rijksmuseum di Amsterdam
E’ la più grande mostra mai organizzata su Jan Vermeer al Rijksmuseum di Amsterdam. Con preziosissimi prestiti da tutto il mondo.
Vermeer detto anche il pittore della luce, realizzò appena 37 opere, o almeno queste sono quelle che oggi conosciamo: in mostra ne vedremo 28, inclusi capolavori come la Ragazza con l’orecchino di perla, il Geografo, la Donna che scrive una lettera e la domestica, la Lattaia.
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Oskar Kokoschka, dal 17 marzo al 3 settembre al Museo Guggenheim di Bilbao
La retrospettiva dedicata a Oskar Kokoschka è una full immersion nell’arte del celebre pittore viennese. Kokoschka cresce come artista insieme ai grandi eventi del XX secolo, dallo Jugendstil al suo personale linguaggio drammatico , poi: Praga e Londra, quest’ultima lo vide mentre i nazisti lo bollavano come artista “degenerato”.
In Svizzera, dopo la guerra, fu uno dei più accaniti sostenitori dell’Europa unita: qui iniziò una stagione creativa poco nota al grande pubblico, ma che ha poi ispirato una intera generazione di artisti.
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Degas e Manet, dal 28 marzo al 23 luglio al Musée d’Orsay di Parigi
Due uomini/artisti l’uno il contrario dell’altro: Edgar Degas ed Edouard Manet erano diversi in tutto, ma grazie a loro è nata l’arte moderna che conosciamo e tutti amiamo.
Questo progetto è al Musée d’Orsay in collaborazione con il Metropolitan Museum of Art di New York e il Musée de l’Orangerie di Parigi.
Due grandi protagonisti della stagione impressionista per mostrare anche una nuova luce sullo spettacolo della pittura. Dalle affinità artistiche, alle amicizie, Degas e Manet rappresentano un’arte che nasce dal confronto; di questo ne scrisse bene il poeta Paul Valery parlando proprio dei due amici parigini.
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Hilma af Klint e Piet Mondrian, dal 20 aprile al 3 settembre alla Tate Modern, Londra
Hilma af Klint e Piet Mondrian non si incontrarono mai, ma le loro opere possono ispirare un dialogo.
Questa è la tesi della Tate Modern.
Hilma af Klint è una pittrice svedese della stessa generazione di Mondrian.
Entrambi furono dapprima paesaggisti, poi arrivarono al linguaggio astratto, all’epoca rivoluzionario, proprio partendo dalla natura.
In comune hanno anche l’interesse per: spiritualità, scienza e filosofia in forme innovative.
L’esposizione londinese ci aiuterà a scoprire il lavoro di due artisti visionari sotto una nuova luce.
Dalle griglie colorate di Mondrian ai poco noti dipinti di fiori che il pittore olandese creò per tutta la vita; il tutto confrontato con le opere enigmatiche di Af Klint, in cui le forme naturali si sviluppano e modificano per arrivare all’astrazione.
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Marina Abramovic, dal 23 settembre al 10 dicembre alla Royal Academy of Arts, Londra
Regina della performance ancora in scena dopo 50 anni di carriera; rivedremo la Abramovic alla Royal Academy in opere storiche come Rhythm 0 del ’74, quando si ritrovò con una pistola puntata alla testa, e poi The Artist is Present, realizzata al MoMa di New York nel 2010.
Indiscussa pioniera della performance art si è fatta notare per le sue opere ai limiti della propria resistenza fisica e psicologica.
Performer guidati e istruiti da lei medesima riporteranno in scena Imponderabilia, uno dei suoi interventi più celebri realizzato a Bologna nel ’77 con l’ex compagno Ulay.
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Mirò – Picasso, dal 19 ottobre 2023 al 25 febbraio 2024 al Museu Picasso e Fondazione Joan Mirò di Barcellona
Il 2023 è un importante anniversario per due grandi artisti spagnoli: il cinquantenario della morte di Pablo Picasso e i quarant’anni dalla scomparsa del suo amico Joan Mirò.
A Barcellona una mostra senza precedenti vedrà il Museu Picasso e la Fundaciò Joan Mirò celebrare l’amicizia che per tutta la vita legò l’uno all’altro due giganti dell’arte.
Mirò nel 2023 è anche al Museo Guggenheim di Bilbao; dal 10 febbraio con una corposa retrospettiva.
Più di 50 mostre sono previste, tra l’Europa e gli Stati Uniti, per celebrare l’anno di Picasso: il programma completo è già disponibile sul sito celebrationpicasso.es.
Barcellona e dintorni appuntamenti con Picasso – un tour intorno all’artista
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