Bergamo non è solo salute come eccellenza – ma anche università aperta alle aziende – un dinamico aeroporto – e tanta ricerca

Bergamo raggruppa poli di grande avanzamento tecnologico; sia come università che come salute e naturalmente industriali.

Dal famosissimo Kilometro Rosso con i suoi centri di ricerca, all’Ospedale San Giovanni XXIII all’Università degli Studi di Bergamo, all’aeroporto che ha visto un grande ampliamento.

A Bergamo vige da sempre la civiltà del fare e la concentrazione di un ospedali di eccellenza e ricerca, un’università dove la collaborazione con le industrie raggiunge livelli più elevati di altre molto note sino alle industrie che creano prodotti riconosciuti come il meglio al mondo; la Brembo dice tutto con la sua storia di successi internazionali che arrivano alla Formula uno.

Ospedale Giovanni XXIII

cliccare sulle immagini per ingrandirle – Ospedale Papa Giovanni XXIII – dott.ssa Maria Beatrice Stasi Direttore Generale prima al tavolo a destra.

Si rimane stupiti davanti alle innumerevoli caratteristiche positive dell’Ospedale Giovanni XXIII; qui sono disponibili le cure più innovative per molte patologie.

L’Ospedale Giovanni XXIII si divide in torri ed ognuna ha la sua specializzazione, compresa la ricerca/produzione di farmaci sul posto; vicinissima agli ammalati gode così di una possibilità di monitorare le situazioni e mantenersi sempre aggiornati per curare con il meglio disponibile.

La buona notizia è che questo ospedale si sta continuamente ingrandendo, altra buona notizia sono molte le donne che hanno anche incarichi importanti come Maria Beatrice Stasi che ne è il Direttore Generale.

Come è logico, un grande ospedale che si è fatto una grande fama, richiama pazienti da ognidove e qui scatta il problema attese: gravissimo in tutta Italia, ma ben più grave quando le persone che vogliono godere dei servizi di eccellenza provengono da tutta Italia. Come giustamente ha sottolineato la Direttrice Generale Maria Beatrice Stasi, è ben diversa un’attesa in un piccolo ospedale di provincia a cui si rivolgono pochi pazienti del circondario ed il numero che riceve il Giovanni XXIII per visite e ricoveri da tutta Italia.

Qui segnalo solo alcuni dei settori più avanzati:
– patologie specifiche dei bambini a partire dalla prenatalità; trapianti di organi compresi
cure post – covid, che si avvalgono della grande esperienza tristemente acquisita per la situazione  tragica a causa dei numerosissimi contagi e morti avvenuti in queste zone
– accanto ai reparti di oncologia si preparano le cure più avanzate; che vengono studiate e applicate ad ogni singolo paziente (medicine su misura; che può evitare anche dolorose e lunghe cure post operatorie.

Aree coinvolte in attività di ricerca: Ematologia, Oncologia, Cardiologia, Pneumologia, Radiologia, Pediatria, Neurologia, Genetica, Diabetologia, Psichiatria, Malattie infettive ecc…

Seguono alcuni dei contributi più rilevanti che l’Ospedale Papa Giovanni XXIII ha dato alla scienza degli ultimi cinque anni: scoperta di alcuni recettori nella cura dei linfomi, un nuovo studio sull’infarto, Leucemia linfoblastica acuta: una speranza di guarigione dalle cellule CARCIK,  la scoperta che la disfunzione distolica aiuti a prevedere la prognosi, diabete 2: dimostrazione della tollerabilità ed efficacia dal passaggio a icodec, la nuova insulina a “lento rilascio”, Scompenso cardiaco; in arrivo una prima terapia con chiara efficacia, progetto pilota sullo screening neonatale, ricerca a livello mondiale sul Covid 19; studi sull’utilizzo dell’anticorpo monoclonale siltuximab – pubblicati su The Lancet i risultati eseguiti sulle autopsie di pazienti Covid – studio sulle conseguenze per i sopravvissuti al Covid – studio con Università di Yale che dimostra che il virus Covid attacca il fegato – tra i 100 articoli più citati al mondo durante la pandemia c’è quello dei pediatri del Papa Giovanni sulla malattia di Kawasaki associata al Covid, finanziato dalla Cariplo uno studio per aumentare e diffondere la conoscenza sul long-Covid e molto altro.

 

cliccare sulle immagini per ingrandirle – rettore Università di Bergamo prof.Sergio Cavalieri.

UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI BERGAMO –  UniBg

 Per ogni singolo studente, oggi è importante scegliere bene; perché molte sono le specializzazioni richieste da industria e ospedali che non trovano personale specificatamente preparato.

Visitando l’Università di Bergamo, non mi aspettavo di trovarmi di fronte ad una realtà tanto ben integrata con l’industria, da riservare sorprese anche per chi proviene da situazioni universitarie ben più rinomate a livello mondiale.

Bergamo vola alto anche nei numeri; 21.000 studenti (44% fuori provincia) – 77% tasso di occupazione a un anno dalla laurea magistrale o ciclo unico – 86% tasso di occupazione a tre anni dalla laurea – 450 professori e ricercatori – 290 personale tecnico amministrativo.

Altra caratteristica di questa università; si tratta di un campus diffuso con 9 sedi. Per esempio al Kilometro Rosso si trova l’ Innovation district e il polo di ricerca.

17 lauree triennali – 4 lauree a ciclo unico – 29 lauree magistrali.

Dall’ingegneria delle costruzioni edili, all’Engineering and management for health, dal medical ingeneering all’ Economics and finance, dalle lingue moderne per la comunicazione e cooperazione internazionale alla psicologia clinica, fino a Filosofia scienze e società e molto altro.

Molti sono i dottorati innovativi; 70 borse di dottorato di ricerca applicata in co-finanziamento con le imprese del territorio. Potenziali tematiche da sviluppare: salute e longevità, ingegneria e scienze applicate, ingegneria gestionale dell’informazione e della produzione, Studi filologici e linguistici sul patrimonio scritto e orale ecc…

Il rettore Sergio Cavalieri, ha anche spiegato, durante una riunione con i giornalisti,  che gli allievi dispongono di un servizio di assistenza psicologica che li dovrebbe aiutare a superare gli ostacoli incontrati; anche dopo il momento del Covid.

Aeroporto Caravaggio – di Orio al Serio

– qui si preparano i tecnici manutentori – un lavoro con un futuro certo

– primo aeroporto bike-friendly.

L’aeroporto di Orio al Serio ha vissuto negli ultimi anni un vero e proprio boom di espansione; questo aeroporto è anche una delle tre basi operative principali di Ryanair.

Nell’ultimo decennio l’Aeroporto di Orio al Serio, ha affrontato anche la tematica ambientale con  un programma di interventi ed attività per il contenimento e la riduzione dell’inquinamento acustico e la salubrità dell’aria. Il Caravaggio è anche l’aeroporto pilota per la campagna informativa, educativa e preventiva in materia di preservazione della biodiversità e il controllo all’introduzione di specie invasive.

Quello di Orio al Serio è anche il primo aeroporto europeo “bike friendly”; tutto è stato predisposto, e si amplierà nel tempo, per la possibilità di arrivare in aeroporto con la bicicletta.

Nel  2014 la SACBO (Società per l’Aeroporto Civile di Bergamo-Orio al Serio) ha ottenuto un importante riconoscimento  per l’impiego delle risorse energetiche e per il relativo abbattimento di consumi ed emissioni nell’aria nell’ambito delle attività di funzionamento dello scalo.

Il successo dell’aeroporto Caravaggio ha portato anche tanto lavoro per la popolazione circostante. Ma non solo, qui esiste una scuola di addestramento per diventare tecnici manutentori degli aeromobili.

Un lavoro che ha un grande futuro, ben pagato e con qualche privilegio da non sottovalutare.

Aeroporto di Bergamo – dove si riparano gli aerei

Come si diventa tecnici manutentori di aerei ? Serve iscriversi ad un corso professionale per manutentore di aeromobili che sia riconosciuto dall’Enac (Ente Nazionale Aviazione Civile); dopo aver conseguito il diploma di maturità. Terminato questo corso,  potrete ottenere la certificazione LMA (Licenza di Manutentore Aeronautico).

 

RICERCA – Kilometro Rosso e aziende riconosciute a livello mondiale come la BREMBO

Kilometro Rosso e Brembo:  qui troviamo tecnologia – consulenza e capacità innovative che rendono, noi italiani, unici sul mercato internazionale.

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Kilometrorosso, cemento trasparente, EXPO SHANGHAI.
Kilometrorosso, cemento trasparente, alla EXPO di SHANGHAI 2010.

Il Kilometro Rosso, sull’autostrada A4 alle porte di Bergamo, è un Parco Scientifico Tecnologico che ospita attività di produzione high-tech, aziende, centri di ricerca, laboratori a forte propensione innovativa; comprese alcune istituzioni scientifiche.

Scopo del  Kilometro Rosso è aggregare pensiero e risorse.

Moltissime le società rappresentate: Porche Akademie, Università di Bergamo, Istituto Mario Negri, Umania, Grembo SGL, Italcementi, Petroceramics, Intellimech, Warrant Group, UBI e molte altre.

Il Kilometro Rosso è stato il primo a qualificarsi come “Associate Member del MIT” (Massachusetts Institute of Technology – il più prestigioso istituto di ricerca e sviluppo di nuove tecnologie al mondo) ed è anche stato accreditato dal CENSIS come una delle prime 10 iniziative d’eccellenza per l’innovazione in Italia.

Centro di ricerca al Kilometro Rosso

Per altre informazioni: www.kilometrorosso.com

 

BREMBO  – un marchio riconosciuto in tutto il mondo come sinonimo di freno 

Nata nel 1961, la Brembo è  un’azienda che ha trasformato il sistema frenante dei veicoli in un elemento distintivo e identitario, sia nell’estetica che nelle prestazioni.

La Brembo fu fondata nel 1961 da Emilio, Sergio, Alberto Bombassei e Italo Breda a pochi chilometri da Bergamo in una piccola officina meccanica; un esempio di imprenditorialità tutta italiana che sconfina dalla tecnologia la design.

Da qui nasce il Kilometro Rosso

Nel 2003, dopo una serie di successi ed espansioni, nasce la Brembo Ceramic Brake Systems SpA, con sede nel nuovo Parco Scientifico Tecnologico Kilometro Rosso a Stezzano; una joint venture tra Brembo e Daimler Chrysler AG per lo sviluppo e la realizzazione di dischi freno in carbonio ceramico. Daimler lascerà l’azienda e Brembo proseguirà su questa strada con SGL Group con la joint venture paritetica nell’area dei dischi freno in materiale carbonio ceramico chiamata  Brembo SGL Carbon Ceramic Brakes S.p.A..

https://www.brembo.com/it

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